SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO ALPINI IN CONGEDO
Fondata nel 1891
Iscritta nell’elenco delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma
del Ministero della Difesa (4081/D.XI.109)

c/o A.N.A.  Via Balangero 17 - 10149 Torino
Tel 011745563 - C.F. 80099130017 http://www.mutuosoccorsoalpini.it - E-mail info@mutuosoccorsoalpini.it

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La grande storia della

Società di Mutuo Soccorso Alpini in Congedo

Era il 31 dicembre del 1891 quando, in seguito alla concessione dello Statuto Albertino del 1848 che riconosceva ai Cittadini il diritto di adunarsi pacificamente senza armi, un gruppo di Alpini e Ufficiali in congedo decisero di fondare la “Società di Mutuo Soccorso fra Alpini in congedo” con l’Alto Patronato di S.M. Re Umberto I° in Torino. La Presidenza Onoraria fu addirittura assunta dal Ministro della Guerra del Regno, Generale Cesare Ricotti e in seguito dal Ten. Gen. Gr. Uff. Donato ETNA, Senatore del Regno d’Italia.

Soci fondatori Biancotti Edoardo, DeBenedetti Enrico, Fontana Cav. Enrico, Florio Cav. Uff. Quinto, Robotti Silvio, Tarditi Ernesto.

Lo scopo era quello di mantenere vivo lo spirito di corpo, il mutuo soccorso e provvedere all’assistenza dei bisognosi.

Nei primi giorni del 1892 la Costituzione della Società nella prima sede di via Principe Tommaso con tanto di benedizione della Bandiera Sociale, oggi conservata al Museo della Brigata Alpina Taurinense, poi in via Roma sotto la Galleria Nazionale fino al 1921, in via Viotti, in via Ricasoli e poi in via Verdi 10.

Primo Presidente effettivo della Società di Mutuo Soccorso fra Militari Alpini in Congedo fu il Cav. Enrico Fontana, cui seguirono: Cagliero, De Benedetti, Pozzo, Gallo, Galizia, Basso, Tarditi, come risulta dalle dichiarazioni tramandate verbalmente dai soci più anziani, in quanto a causa degli eventi bellici gran parte dell’archivio andò perduto.

Nel 1897 nasce la Società di Mutuo Soccorso di Cuneo, che già definiva in modo appropriato “Alpini in congedo” i suoi aderenti. Buon ultimo, agli inizi del secolo 1903 sorgeva anche a Pinerolo con la partecipazione di un gran numero di Alpini di Torino e Cuneo la “Società di Mutuo Soccorso fra Alpini in congedo” di Pinerolo.

Nel marzo del 1928 alla Esposizione di Torino nella Celebrazione nazionale dell’Unità d’Italia viene conferita la Medaglia d’Argento alla Bandiera della Società.

Nel periodo che va dal 1921 al 1931 il Sodalizio distribuisce oltre 40.000 lire in sussidi. Nel 1930 la Società di Mutuo Soccorso Alpini in Congedo aderisce  all’Ente Nazionale della Cooperazione secondo le disposizioni di Legge.

La Società veniva  legalmente riconosciuta con decreto Nr. 96 del 13 gennaio 1931 dal Tribunale di Torino.

Il 15 maggio 1932, con la Presidenza di Ernesto Tarditi, la Società festeggia il 40° di fondazione in concomitanza con il 60° di creazione del Corpo degli Alpini.

Il 27 settembre 1939 fu emanato un decreto Prefettizio che la sottoponeva ad Amministrazione Commissariale obbligandola alla sospensione di ogni sua attività sociale, eccetto la parte inerente la sezione ricreativa.

Il compito della gestione straordinaria e della liquidazione del patrimonio sociale era demandato al Cav. Uff. Dott. Leonardo Comerci al quale in data 30 ottobre presenti i membri del disciolto Consiglio, a mani del Presidente, gli furono trasmesse le consegne relative al patrimonio sociale che risultava  in attivo per 72.192,10 lire e passivo per 15.966,25. Da quanto sopra il patrimonio netto era di 56.225,85 lire.

Il Commissario Prefettizio avutene le consegne procedette alle funzioni demandategli provvedendo prima alla liquidazione del passivo per poi passare alla liquidazione dell’attivo, tenendo però ancora in funzione la sezione ricreativa della Società che fu continuata fino al 11 marzo 1940 come risulta dal libro giornale cassa, sul quale sono riportate le registrazioni inrenti alla gestione ricreativa e all’incasso delle quote sociali fino a detto periodo, mentre l’amministrazione straordinaria fu riprodotta sul libro commissariale tenuto dal Dott. Leonardo Comerci.

Benché la società non dimostrasse palesemente quel carattere intrinseco per la quale era stata costituita, tuttavia la sezione ricreativa non gli fece perdere quelle linee direttive il cui sfondo erano la mutualisticità.

Non fu facile trarre quelle prove necessarie che avrebbero dimostrato il vero carattere sociale e mutualistico, ma finalmente in data 27 maggio 1940 per tramite del Commissario Prefettizio Dott. Leonardo Comerci che ne aveva riconosciuto il fine, si procedette alla compilazione di una relazione, dove erano specificate tutte le eccezioni sollevate per determinare il vero fine sociale,  e consegnato alle autorità competenti.

Queste eccezioni vennero prese in esame fino all’emanazione del Decreto di Sua Eccellenza il Prefetto di Torino in data 23 luglio 1940 n. 29146 Div. 3/A con il quale veniva dichiarato decaduto il periodo di amministrazione straordinaria e la funzione Commissariale  Prefettizia, riconosceva il fine morale mutualistico del nostro sodalizio e ne promuoveva il ripristino a condizione però che non fosse più istituita la Sezione ricreativa, poiché come citato nello stesso decreto, di pertinenza dei Dopolavori, per gli Alpini già esisteva il Dopolavoro del 10° Battaglione.

Dott. Leonardo Comerci dando esecuzione al Decreto nella sede sociale del sodalizio, passava al Presidente Domenico Poggio, che rimmarrà in carica fino al 1950, e al ricostituito Consiglio le riconsegne relative  alle attività patrimoniali esistenti alla fine del periodo amministrativo straordinario che lasciarono il patrimonio netto sociale pressoché invariato.

Gli anni che seguirono, in particolare quelli tra il '43 e il '45 furono momenti terribili, andarono perse numerose testimonianze storiche poiché venivano cercate testimonianze e Bandiere delle Società di Mutuo Soccorso per distruggerle. Grazie ad alcuni Alpini, a rischio della propria vita, si salvò la Centenaria Bandiera.

Al termine del secondo conflitto mondiale e nell'anno della Liberazione, la Società di Mutuo Soccorso Alpini in congedo è risorta riprendendo faticosamente il suo cammino con un maggiore impegno nel mantenere vivo il ricordo delle tante Società dì Mutuo Soccorso fra Militari in congedo di ogni Arma ed epoca patrimonio storico nella storia d'Italia.

Dopo Domenico Poggio hanno assunto l’incarico di presidenza i signori: Ernesto Negro (1951-1957) che lasciò la presidenza per motivi di salute, Giovanni Passera (1957-1958), Virginio Baudino (1958-1964), Sergio Basso (1965-1966) e dal 1967 ancora il Baudino fino alla fine degli anni ‘90.

In occasione della grande Adunata ANA del 1961 centinaia di Alpini provenienti da tutt’Italia visitano la Sede in viua Verdi.

Nel maggio 1962 si festeggia il 70° di fondazione, il Presidente Virginio Baudino è premiato con medaglia d’oro e pergamena per il suo attaccamento alla società.

Dopo molti anni trascorsi nella sede di via Verdi 10 non potendo più far fronte alle alte spese d’affitto la Società si sposta ospite presso la Società Rubatto in strada del Morozzo 12 a Val Salice.

Nel 1992 la “Società di Mutuo Soccorso Alpini in Congedo” compie 100 anni!

Ad aprile dello stesso anno l'Assemblea dei Soci elegge Presidente il Conte Buffa di Perrero Dott. Carlo Alfonso, 48 anni laureato in Giurisprudenza, che sarà l'artefice dell'iscrizione della Società nell’Elenco delle “Associazioni Combattentistiche e d’Arma” del Ministero della Difesa. Vice Presidente Zaramella Remo e Direttore Proietti Ricci Prof. Francesco.

Nel marzo del 1995 con una cerimonia solenne la bandiera è consegnata per la conservazione perenne al Museo della Brigata Alpina Taurinense con l’allora Comandante Generale Silvio Toth, dov’è tuttora esposta.

Affiliata alla Ligue Interregionale des  Droits de l’Homme - Italia con Decreto del 1 gennaio 1995.  Il 13 dicembre 1995 insignita del Sovering Order of the Kingts of Justice.

Iscritta nel Registro delle Associazioni dei Comune di Torino con Delibera del 07 aprile 1997 prot. N.° 2943.

Con Decreto Ministeriale del 31 marzo 1998 (4081/D.XI.109) è iscritta nell’Elenco delle “Associazioni Combattentistiche e d’Arma” del Ministero della Difesa.

Alla scadenza dei mandati del Presidente Conte Carlo Buffa di Perrero viene eletto l'Alpino Mario Biciotti.

Durante  l'assemblea ordinaria nel novembre 2008, in accordo con l’allora Presidente della Sezione di Torino dell' A.N.A. Giorgio Chiosso ed il Consiglio sezionale, viene chiesto a tutti i Gruppi della Sezione di dare forza alle nuove iniziative individuando nel loro interno le persone disponibili a dare qualche ora la settimana per alleviare la solitudine e le piccole necessità dei soci anziani e di coloro che necessitano di un minimo di assistenza. Nella sua lunga vita sociale, la Società fu, non solo, antesignana nell'assistenza, ma scuola di educazione, poiché, come agli scopi mutualistici, così i suoi Soci, furono e sono ossequienti al principio del dovere, al ricordo di quanti sono caduti per la Patria e la Libertà, al rispetto di ogni uomo e al mantenimento dì quelle tradizioni militari che hanno forgiato nel passato esempi per le generazioni che sono loro seguite.

Durante l’Assemblea del 23 gennaio 2013 il Presidente Mario Biciotti rassegna le dimissioni. L’assemblea elegge quale nuovo Presidente l'Alpino Pierangelo Berta. Nella prima riunione del Consiglio si decide di rivedere fortemente lo Statuto per renderlo più attuale e flessibile. Il 27 novembre 2013, dopo alcuni mesi di lavoro sotto la guida indispensabile del Socio Avv. Carlo Piola, il nuovo Statuto è presentato all’Assemblea che lo approva all’unanimità.

Dopo tre mandati, come da Statuto, tra le pandemie che si susseguono nel 2023 il Presidente Pierangelo Berta lascia la carica e l'Assemblea dei Soci elegge nuovo Presidente l'Alpino Roberto Guarnieri.

Attualmente il direttivo è così composto: Presidente Roberto Guarnieri, Vice Presidente Maurizio Bussone, Segretario/Tesoriere Pierangelo Berta. Consiglieri: Giuseppe Baietto, Pierangelo Berta, Rodolfo Brunetti, Maurizio Bussone, Giorgio Chiosso, Silvio Frigero, Danilo Melloni. Sindaci: Renato Cigliuti, Carlo Piola, Piercarlo Vespa. Probiviri: Davide Bogliacino, Cesare De Bandi, Ardemio Pavan.